Forti polemiche per un post social di un esponente di Fratelli d’Italia a Bolzano che ha pensato bene di citare Goebbels.
Un post pubblicato su Facebook dal consigliere comunale Diego Salvadori, esponente di Fratelli d’Italia a Bolzano, ha innescato un’ondata di critiche e sdegno (difficile pensare non lo avrebbe fatto, andando a vedere la dinamica della vicenda). A scatenare la polemica, l’aver postato una frase pronunciata da Joseph Goebbels, ministro della Propaganda del regime nazista, a corredo di una foto postata per criticare l’esposizione della bandiera arcobaleno presso il NOI Techpark (parco scientifico e tecnologico della Provincia autonoma di Bolzano che ospita istituti di ricerca, facoltà dell’università, laboratori, aziende e start-up).

La frase incriminata è la seguente – “La bandiera non segue il popolo, è il popolo che deve seguire la bandiera” – e ha suscitato reazioni indignate trasversalmente, sia nella maggioranza sia nell’opposizione.
A condannare con fermezza il contenuto del post, infatti, è stato innanzitutto Christian Bianchi, assessore provinciale e coordinatore di Forza Italia (nella maggioranza con FdI): “Come coordinatore di Forza Italia voglio esprimere sdegno e totale distanza dalle affermazioni del consigliere Diego Salvadori. Nel linguaggio e nei comportamenti tali affermazioni sono inaccettabili e lesive per l’intera coalizione.”
“Un errore che pesa come un macigno”: Salvadori si autosospende
Durissimo anche l’intervento della consigliera dei Verdi Cornelia Brugger, che non ha esitato a parlare apertamente di “apologia del nazismo”. Sempre su Facebook, l’esponente dell’opposizione ha scritto: “Mi chiedo cosa ne pensa il sindaco di Bolzano Claudio Corrarati che ha promesso che il fascismo non entrerà in Consiglio. Mi chiedo cosa ne pensi la Svp. Dove sono finiti i valori e i principi sui quali è stata fondata la Volkspartei?”

Nel tentativo di mettere una toppa (laddove però il buco era troppo grande), Salvadori ha cercato di precisare che la citazione era di natura storica e non era sua intenzione in alcun modo esprimere simpatia per regimi totalitari: “Mi sono reso conto che la citazione sia poco opportuna e si presti a malintesi. Mi scuso con chiunque si sia sentito offeso nella sua sensibilità”.
Alle scuse, nel tentativo di porre rimedio alla crisi, Salvadori ha fatto seguire la propria autosospensione da tutti gli incarichi nel partito, procedendo frattanto con la chiusura dei suoi account social (al momento, infatti, non v’è traccia dell’esponente – ex ormai – di FdI sui social).
Salvadori ha inoltre dichiarato di assumersi “piena responsabilità” per quanto accaduto, ribadendo il suo “totale ripudio del fascismo e del nazismo”. Nonostante ciò, il caso resta aperto: Fratelli d’Italia ha avviato una valutazione interna e non si escludono provvedimenti disciplinari.